Quando espongo un piano di terapie ai genitori di un piccolo paziente, spesso la domanda che sorge in loro è: “ma non è troppo presto?” e io sorrido perché comprendo fino in fondo la loro perplessità.
Pensare ad un apparecchio in bocca ai nostri bambini che possa dare fastidio o non li faccia mangiare o dormire serenamente è qualcosa che inevitabilmente spaventa. Tuttavia, quando vengono prescritti dispositivi per il piedino piatto, occhiali correttivi, ginnastiche posturali la reazione è differente.
È necessario quindi iniziare a pensare che “early is better” anche per lo sviluppo della bocca.
Crediamo molto nell’ Ortodonzia Intercettiva: interventi dolci ma decisi e al momento giusto ci permettono di intercettare delle deviazioni nello sviluppo stomatognatico dei nostri bambini.
Creare lo spazio in arcata, predisporre un’ armonia scheletrica e muscolare permetterà alla dentatura permanente di essere accolta in un sistema in equilibrio. È nella prima infanzia che si sviluppano inoltre muscoli masticatori, spazi dentali, deglutizione e fonazione.
Dopo aver intercettato la deviazione ed averla corretta non ci resterà che osservare l’evoluzione di ciò che abbiamo impostato, lasciando che la crescita faccia il resto. Il vero successo è riuscire ad evitare (genetica permettendo) trattamenti più lunghi e complessi durante l’adolescenza. Ancora una volta quindi: prevenzione.